Nell’Alta Langa, con un’imbottigliatrice da 100 rubinetti totalmente automatizzata. Bertolaso ha superato con successo una sfida impegnativa nella “patria delle bollicine”.
“Bertolaso è un’azienda che garantisce alte prestazioni nell’imbottigliamento dello spumante, un processo tutt’altro che semplice e diverso da quello per il vino. Inoltre, riesce a proporre sviluppi continui su macchine che coniugano in forma efficiente e funzionale meccanica ed elettronica”.
Gianfranco Santero, patron della storica Cantina Santero di Santo Stefano Belbo in provincia di Cuneo, sintetizza così i motivi per i quali un’azienda storica come la sua – considerata oggi tra i leader del mercato vinicolo con 20 milioni di bottiglie annue – ha scelto Bertolaso per i suoi impianti tecnologici.
Oggi il prodotto di punta della cantina è lo spumante extra dry 958 Santero che, nelle sue varie tipologie, si è imposto come uno dei vini spumanti più di moda e brindato del momento.
Il nostro gruppo accompagna e supporta le innovazioni dei clienti, con soluzioni flessibili che nascono proprio dalla continua interazione fra chi progetta e costruisce gli impianti di imbottigliamento e chi li deve adoperare.
“Nella nostra cantina – prosegue il presidente Santero – sperimentiamo sul campo le nuove macchine del gruppo. La zona di Asti è la patria delle bollicine, e superare qui il test dell’imbottigliamento per lo spumante significa aver superato una prova significativa e impegnativa”.
Superare qui il test dell’imbottigliamento per lo spumante significa aver superato una prova significativa.”
L’ultima macchina Bertolaso è entrata solo pochi mesi fa in cantina ed è “una imbottigliatrice per spumante con 100 rubinetti completamente automatizzata”, spiega l’imprenditore.
Oggi l’azienda Santero è tra le più all’avanguardia del settore. Coniuga tradizione e innovazione, mantenendo una sola stella polare: l’attenzione e la cura in ogni momento della filiera produttiva, dalla vendemmia alla fase dell’imbottigliamento.
Tutto questo in una cantina dove antiche pratiche enologiche e moderne tecnologie si uniscono per dare vita a prodotti dalla veste attuale, che mantengono però un cuore antico.