“La soluzione innovativa di Bertolaso ha rivoluzionato non solo il progetto delle valvole di riempimento, ma anche il concetto della macchina”
Bertolaso è riuscita a soddisfare una richiesta tanto ambiziosa quanto entusiasmante: un impianto di imbottigliamento per vini frizzanti e lisci che può lavorare sia in leggero vuoto sia in alta pressione e che consente di canalizzare il gas nelle bottiglie al di fuori del serbatoio.
La soluzione tecnica tradizionale
Una tradizionale riempitrice per vini frizzanti e spumanti è costituita da un serbatoio resistente a pressione nel quale si
muovono una serie di valvole azionate da molle. Queste ultime garantiscono l’apertura del flusso quando la pressione
interna alla bottiglia e nel serbatoio sono uguali. Durante il riempimento, il liquido defluisce dal serbatoio alla bottiglia
mentre il gas nella bottiglia ritorna in serbatoio al di sopra del liquido. La sovra-pressione interna agisce invece sulla
molla determinando la chiusura della valvola quando la bottiglia non è presente. La tradizionale riempitrice per fluidi in
pressione ha quindi due controindicazioni: è necessaria una pressione minima di lavoro di circa 1 bar e il gas che risale
dalla bottiglia torna nel serbatoio che contiene il prodotto.
La soluzione tecnica innovativa
La soluzione innovativa di Bertolaso ha rivoluzionato non solo il progetto delle valvole di riempimento, ma anche il concetto
della macchina. Per prima cosa si è separato l’azionamento delle valvole dalla pressione interna del serbatoio.
Questa modifica ha consentito alla macchina di lavorare sia in condizioni di leggero vuoto, sia in alta pressione, senza
condizionare la funzionalità della riempitrice. Per un’ulteriore semplificazione, sono state tolte le molle nel serbatoio: ogni
movimento dei rubinetti viene attuato solo al di fuori del serbatoio. L’interno del serbatoio viene attraversato dal rubinetto,
un semplice tubo in acciaio inossidabile AISI 316. Ciò consente il massimo livello di sanificabilità della riempitrice. La
soluzione permette anche di canalizzare ed evacuare il gas contenuto nelle bottiglie al di fuori del serbatoio, preservando
il prodotto da contatti con l’esterno. Grazie a queste innovazioni, Bertolaso ha conseguito il minimo assorbimento di ossigeno
in tutte le condizioni operative. L’elevata velocità conseguita e l’affidabilità funzionale si sono coniugate al meglio:
il risultato è una macchina da 18.000 bottiglie/ora, con continuità su 2 o 3 turni di lavoro al giorno.